Un bell’articolo di Ondarock sul punkrock italiano. Una storia di band che non ce l’hanno fatta perché non ci hanno mai provato o perché di farcela a quasi nessuno di loro è mai importato nulla. Potevamo mancare noi della Paolino da questo elenco?

Questa storia non parla di grande musica, non parla di gruppi illustri o popolari. Questa storia non parla di virtuosi musicisti.

Qualcuno forse lo è, altri magari lo sono diventati, ma a nessuno di loro in fondo è mai interessato esserlo. Questa storia non parla di gruppi famosi: quasi nessuno ha fatto la “Storia” del rock, nessuno è diventato ricco, nessuno dei protagonisti è riuscito a guadagnarsi da vivere con la propria musica. Questo è un racconto di eterni Peter Pan dediti al cazzeggio e alla confusione, di perpetui dilettanti che non hanno nemmeno mai aspirato a diventare professionisti.

Quasi nessuno ha superato i confini della propria regione, della propria città, della festa del proprio paese, molti non sono neppure mai riusciti a pubblicare un album e probabilmente non è mai nemmeno passato loro per la testa.

Pochi sanno cantare, altri no. Alcuni sanno suonare, altri meno.
Ma è anche una storia divertente, che parla di un manipolo di gruppi capaci di scatenare disordine e allegria, di far piovere ettolitri di birra e di infiammare balli sfrenati e “poghi” esplosivi in ogni pista in cui si sono esibiti e, in qualche occasione, anche di sfornare pezzi incredibilmente ricchi di spunti originali.

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